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Il lago di Varese

Prealpi Varesine

Un'oasi LIPU e un sito archeologico Patrimonio Unesco

Il lago di Varese è un bacino di medie dimensioni (14 km2 e circa 23 km il perimetro navigabile) ai piedi delle Prealpi con rilevanti caratteristiche naturalistiche e storiche. Il lago infatti ospita una ricca fauna volatile (tra cui aironi bianchi e rosso, cannaiole, canapiglie, tarabuschi, cigni, anatre di varie specie e falco di palude) che trova rifugio nell’ampia palude Brabbia che lambisce la riva meridionale, oggi area protetta gestita dalla Lipu. Lungo le rive sono presenti vasti canneti, distese di ninfee e utricularia, mentre sulla terraferma troviamo salici e ontani. Capita quindi sovente durante la navigazione di vedere alzarsi in volo stormi di uccelli o essere fiancheggiati da curiosi cigni.

Nei pressi della riva occidentale il piccolo boscoso isolino Virginia è un importante sito archeologico grazie al rinvenimento di resti di un insediamento preistorico conservato sotto la torba e l’acqua. Dal 2011 rientra tra i "Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino" come Patrimonio dell’UNESCO. I calchi delle fondamenta delle palafitte neolitiche sono stati predisposti insieme a numerose tabelle esplicative lungo il percorso espositivo all’aperto. La villa signorile del vecchio proprietario dell’isola è ora sede del museo che conserva i reperti ritrovati.

L’accesso al lago è molto agevole e possibile in più punti. Ottimo è l’imbarco al Lido di Schiranna a fianco della sede della Canottieri Varese e al campo gara. Proseguendo in senso antiorario si costeggiano i paesi di Groppello, Gavirate (con la sede dei canottieri Gavirate) e Biandronno sulla riva occidentale poco prima dell’Isolino Virginia. Proseguendo verso sud si procede tra canne e ninfee raggiungendo il limitare della palude Brabbia e la piccola darsena di Cazzago. Il tour si chiude nell’ansa orientale dove un campeggio di roulotte stanziali e un molo si affacciano sul lago.

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L’isola, vicino alla riva del comune di Biandronno, è detta Isolino Virginia dal nome della consorte dell'ultimo proprietario. Il sito è il più antico insediamento palafitticolo dell’Arco Alpino e dal 2011 è Patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Dal 1962,  in seguito alla donazione da parte del Marchese Gianfelice Ponti, l'isola è proprietà del Comune di Varese.
La particolarità dell’isola sta nel fatto che pur essendo provvista di un piccolo Museo Preistorico, che dipende dal Museo Archeologico di Villa Mirabello, è essa stessa un museo, in quanto area archeologica e ambientale vincolata.
Storia e ambiente creano in questo sito un equilibrio di profonda e irripetibile bellezza.

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Un luogo naturalistico d'eccezione con un sito preistorico patrimonio Unesco
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